Ultima Modifica il 22 Maggio 2023

La seicentesca chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, nel cuore del Rione Sanità, riapre al pubblico dopo anni di chiusura e di abbandono. L’intervento è stato possibile grazie al Fondo edifici di Culto (FEC), il Dipartimento del ministero dell’Interno e la Curia napoletana con padre Antonio Loffredo.



La chiesa di Sant’Aspreno dei Crociferi

La Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, situata all’ingresso del Borgo dei Vergini, è dedicata al primo vescovo del capoluogo campano.

Sant’Aspreno è stato il patrono principale di Napoli fino al 1673, anno in cui fu poi sostituito da san Gennaro.

A lui sono dedicate la chiesa di Sant’Aspreno al Porto, è inglobata nel fianco del Palazzo della Borsa; e una cappella nell’antica basilica di S. Restituta (Duomo di Napoli).

La chiesa e il convento nascono nel 1633 per volere dei padri Crociferi, un ordine attivo negli ospedali e in tutti quei luoghi dove cerano persone malate. Agli inizi la chiesa accoglie gli studenti che avevano intenzione di prendere i voti; il noviziato viene poi spostato nella chiesa delle Crocelle al Chiatamone.

Sant’Aspreno dei Crociferi cupola

Con la ricostruzione del 1760 la chiesa acquisisce la forma attuale; per i lavori il matematico Antonio Monteforte si avvalse dagli architetti Bartolomeo e Luca Vecchione, collaboratori del celebre Luigi Vanvitelli.

L’interno dell’edificio si articola a croce latina con una navata unica e due cappelle laterali per lato. La facciata, preceduta da una scalinata in pietra lavica, presenta numerose decorazioni in stucco chiamate lesene composite; sono particolari colonne incorporate quasi totalmente nella parete.

Interessante è anche il portale che mostra influenze rococò. All’interno invece il complesso presenta, soprattutto sulla cupola, ornamenti geometrici in stile barocco.

Jago Museum nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi

La Pieta di Jago Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, laboratorio partenopeo dello scultore Jago – Foto Turisti per caso

Lo scultore Jacopo Cardillo, in arte Jago, e la Cooperativa La Paranza, riaprono al pubblico la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, dando vita al “museo Jago“.

Un luogo dove lo scultore frosinate, da tempo attivo in città, mette in mostra la parte più significativa della sua produzione.

Il nuovo polo museale si pone oggi come protagonista di due progetti che stanno contribuendo a dare forma ai sogni dei giovani del quartiere: Luce al Rione Sanità e Tornaccantà. All’ingresso della chiesa sarà inoltre allestito un infopoint turistico, fruibile 7 giorni su 7, che collegherà tutte le realtà già presenti sul Rione.

Il nuovo museo vedrà l’alternarsi continuo di opere tra queste un gruppo scultoreo inedito, raffigurante Aiace e Cassandra e la Pietà di Jago. Una scultura a grandezza naturale che mette in mostra un uomo stravolto dal dolore che sorregge il corpo senza vita di una donna.

Il biglietto di ingresso permette l’accesso anche a un’altra sua opera Il figlio velato, ispirato al celebre Cristo di Giuseppe Sanmartino. E’ custodito nell’ Oratorio della Confraternita dei Bianchi di Sant’Antonio è un vero e proprio gioiello “nascosto”, adiacente alla Basilica di San Severo fuori le mura.

Chiesa di Sant’Aspreno dei Crociferi Piazzetta Crociferi, 80137 Napoli.