Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020

Il Parco Archeologico di Cuma, con il famoso Antro della Sibilla, è un luogo assolutamente da vedere a poca distanza da Napoli.

Cuma, in latino Cumae ed in greco Kýmë, è la più antica colonia greca dell’Italia meridionale. Successiva soltanto all’emporion di Pithekoussai, poi denominata Aenaria nell’isola d’Ischia.



L’antica Cuma, celebrata da Virgilio nel VI libro dell’Eneide, è il luogo più misterioso dei Campi Flegrei.

Fu fondata secondo tradizione intorno al 730 a.C. grazie ad alcuni coloni greci provenienti da Calcide. Nel 421 a.C. fu conquistata dai Campani fino all’arrivo di Roma, di cui Cuma fu da sempre fedele alleata.

Riuscì a sopravvivere alle invasioni barbariche, ma cadde poi sotto il potere dei Bizantini nel 558 d.C. Le scorrerie dei Saraceni le diedero il colpo di grazia e il centro venne man mano abbandonato. Venne definitivamente distrutta nel 1207 dall’armata napoletana di Goffredo di Montefusco.

Il parco archeologico di Cuma

L’antica Cuma viene scoperta nel corso delle grandi campagne di scavo, eseguite nei primi decenni del ‘900 sotto la direzione di A. Maiuri. Da quel momento sono state condotte numerose ricerche e campagne di scavo.

Il fiore all’occhiello degli scavi archeologici di Cuma è sicuramente l’Antro della Sibilla Cumana. Uno degli oracoli più conosciuti e consultati del mondo antico, le cui predizioni sono descritte in numerose opere di autori greci e latini.

Parco Archeologico di Cuma

Non appena si oltrepassa la galleria di accesso al sito archeologico ci si immerge in un atmosfera surreale ed antica.

L’Acropoli conserva ancora le mura del V secolo e comprende i resti del tempio di Giove e il tempio d’Apollo. Entrambi collegati da una strada, un tempo chiamata Via Sacra, ancora perfettamente visibile. Di entrambi i tempi rimangono poche tracce perché furono adattati a chiesa cristiana nel V secolo d,c.

Parco Archeologico di Cuma - Pozzuoli

Dall’alto dell’acropoli sono visibili i resti della città bassa con i Templi italici, del Foro, i ruderi di un edificio termale e l’anfiteatro.

Mentre in lontananza si staglia l’Arco Felice, viadotto costruito da Domiziano per il passaggio della via che collegava Pozzuoli a Roma. 

Numerosi sono inoltre i sepolcri di età greca e romana ritrovati nel luogo mentre nelle immediate vicinanze

La leggenda della Sibilla Cumana, l’antro dell’Oracolo

Superato il viale d’ingresso, s’incontra il famoso Antro della Sibilla, accessibile da un piccolo piazzale sulla sinistra. È stata scoperta nel 1932.

La rettilinea galleria tufacea, alta circa 5 metri e lunga oltre 130, ha una fornma trapezoidale ed è scandita dalla luce filtrata da sei aperture sul lato occidentale. Verso la metà del percorso, si trova un braccio articolato in tre ambienti rettangolari disposti a croce e utilizzati in età romana come cisterne.

Antro della Sibilla Cumana

Alla fine del lungo corridoio si giunge, infine, in una sala rettangolare con un vestibolo, a sinistra, anticamente chiuso da un cancello, introduce in un piccolo ambiente, che è suddiviso ulteriormente in tre celle minori disposte a croce. Si pensa che questa stanza sia stata l’oikos edotatos in cui la Sibilla, assisa su un trono, avrebbe pronunciato i suoi vaticini.

In molti si stanno ancora chiedendo se questo cunicolo fosse stato realmente la sede della Sibilla oppure venne creato come struttura difensiva.

La leggenda narra che la Sibilla fosse una giovane donna della quale Apollo era follemente innamorato. Avendole proposto di offrirle qualunque cosa purché diventasse la sua sacerdotessa, essa chiese l’immortalità scorandosi però di chiedere la giovinezza.

Mentre invecchiava sempre di più il suo corpo diventava piccolo e consumato come quello di una cicala, tanto che venne messa in una gabbietta nel tempio di Apollo finché il corpo non scomparve e rimase solo la sua voce.

Informazioni utili

Indirizzo: via Monte di Cuma 3 – Bacoli
Orario di Apertura: Aperto tutti i giorni dalle ore 09.00 fino ad un’ora prima del tramonto. Chiuso: 1 gennaio; 1 maggio; 25 dicembre.
Costo del biglietto: Intero €4 – Ridotto €2 (per giovani e studenti dai 18 ai 25 annie docenti accompagnatori). Gratuito per i minori di 18 anni.

Da Napoli (autostrade) Imboccare Tangenziale di Napoli verso Pozzuoli. Uscita n. 13 Cuma. Seguire la statale e svoltare al primo incrocio a sinistra. Proseguire dritto e proseguire passando sotto l’Arco Felice Vecchio. Al primo incrocio, girare a destra proseguire e svoltare alla prima traversa a sinistra. Parcheggio adiacente non custodito per autovetture e autobus.

Da Napoli mezzi pubblici Metropolitana Linea 2 direzione Pozzuoli. Stazione di Pozzuoli. Raggiungere (50mt. circa) fermata degli autobus per Cuma.