Ultima Modifica il 12 Novembre 2024
Palazzo Caracciolo di San Teodoro è un gioiello nascosto della Riviera di Chiaia a Napoli, che merita sicuramente di essere conosciuto più a fondo. La sua storia si intreccia indissolubilmente con l’evoluzione urbanistica e sociale di Napoli, riflettendo il gusto e lo stile di un’epoca.
La costruzione del palazzo coincide con la trasformazione di Chiaia da borgo marinaro a quartiere residenziale di lusso.
Tutto ha inizio nel 1778 quando re Ferdinando IV dà incarico a Ferdinando Fuga di realizzare la “Real Villa”. Un bel polmone di verde che ancora oggi caratterizza questa parte della città. La sua realizzazione attirò l’attenzione di nobili e borghesi che iniziarono a costruire le loro residenze nelle vicinanze.
Una reggia in miniatura sulla Riviera di Chiaia
Nel 1826, il duca Carlo Caracciolo di San Teodoro affida all’architetto toscano Guglielmo Bechi l’ambizioso progetto di trasformare tre palazzi preesistenti sulla Riviera di Chiaia in un’unica residenza di prestigio.
I lavori, durati circa quattro anni, portano alla realizzazione di una reggia in miniatura in stile neoclassico. La sua realizzazione è stata determinante nel far successivamente assegnare al Bechi la realizzazione della famosa Villa Pignatelli.
Il palazzo, dalla riconoscibile facciata rosso pompeiano con bugne piatte al pian terreno, ha una singolare pianta ad “L”, ed è distribuito su tre livelli.
Al centro del palazzo si trova il vestibolo in piperno grigio, con tre aperture scandite da colonne scanalate con capitelli dorici, che reggono la grande balconata del piano superiore. L’uso di capitelli ionici e corinzi, elementi tipici dell’architettura classica, rivela l’influenza dell’antichità sulla progettazione del palazzo.
Palazzo San Teodoro si presenta ancora oggi straordinario grazie ad un’attento restyling degli interni che ne ha conservato gli affreschi, stucchi e parte dell’arredo originario.
L’incanto comincia al primo gradino dello scenografico scalone neoclassico, in marmo bianco, che conduce al piano nobile del Palazzo.
L’ambiente di più effetto è il grande Salone da Ballo a pianta rettangolare su cui svetta una volta semi-cilindrica a stucchi scanalati racchiusa dentro due nicchie laterali. Ad impreziosire il tutto quattro grandi specchiere, stucchi e pregevoli affreschi.
La Galleria è caratterizzata da tre grandi vetrate, lampadari di bronzo dorato e bronzo brunito con globi di cristallo. Attraverso la galleria si accede ad una lunga infilata di tre saloni i cui soffitti sono affrescati con soggetti ad ispirazione ellenistica ed ercolanense.
Il Salone degli Specchi, la sontuosa sala da pranzo, si impone con un il grandioso lampadario Impero in bronzo dorato sospeso sul tavolo in marmo e legno in lamina d’oro.
Palazzo San Teodoro, Informazioni utili
Palazzo San Teodoro, Via Riviera di Chiaia, 281 Napoli – Sito Web Ufficiale: palazzosanteodoroeventi.it.
Il palazzo, ora parte del circuito delle dimore storiche tutelate dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), è visitabile esclusivamente su prenotazione.