Il Teatrino di Corte si lascia scoprire all’interno del monumentale Palazzo Reale di Napoli, un piccolo gioiello voluto da Ferdinando IV di Borbone e realizzato su disegno dell’architetto Ferdinando Fuga.

Siamo al primo piano nobile della Reggia napoletana che ha ospitato nel corso dei secoli le famiglie che hanno governato il Regno di Napoli. Viceré austriaci e spagnoli dal 1600 al 1734, dinastia dei Borbone dal 1734 al 1860 e da ultimi i principi ereditari di casa Savoia.



Non lasciatevi ingannare dallo stemma sabaudo sopra il boccascena (con l’Unità d’Italia fu tolto quello dei Borbone di Napoli), il teatro nasce con i Borbone. Una dinastia regnante che considerava i teatri come luoghi di rappresentanza e di diplomazia oltre che di cultura; per questo motivo li vollero belli e sfarzosi al pari delle regge che contemporaneamente realizzarono.

Il Teatrino di Corte di Palazzo Reale

Il Teatrino di Corte è la prima delle sale musealizzate che si incontra nell’ampio corridoio dell’appartamento storico, a destra dello scalone monumentale di Palazzo Reale.

Palazzo Reale di Napoli - Scalone monumentale

Il Teatro non era previsto nel progetto originario del palazzo reale di Napoli. Ci pensò all’epoca Ferdinando Fuga nel 1768, anno in cui la Gran Sala (conosciuta come Sala Regia) fu trasformata in teatro di corte vero e proprio. Ne venne fuori il piccolo capolavoro!!

Ferdinando IV di Borbone lo inaugurò in occasione delle sue nozze con Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. Oggi è utilizzato per piccoli spettacoli musicali e per piccole opere proposte dal Teatro San Carlo.

Con il Teatrino di Corte, Ferdinando intese continuare l’opera di suo padre Carlo di Borbone, che trent’anni prima, con la costruzione del “San Carlo”, aveva dotato la capitale del Regno delle Due Sicilie del più bel teatro lirico del mondo.

Teatrino di Corte - Napoli

Con la seconda guerra mondiale, il Teatrino di Corte andò parzialmente distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Una bomba lo sventrò nel 1943 causando la distruzione della volta affrescata da Antonio Dominici con una “Allegoria delle nozze di Poseidone e Anfitrite”. Quello che vediamo oggi è una copia affrescata da Francesco Galante.

Le dodici statue in cartapesta e gesso, invece, sono opere originali di Angelo Viva e raffigurano le divinità romane Apollo, Minerva, Mercurio e le nove muse della mitologia greca.

Per un periodo di tempo divenne luogo di svago per le soldatesche straniere finché nel 1950 furono avviati i lavori di recupero.

Due porte di legno, opera di un decoratore anonimo, intarsiate con motivi vegetali, animali e fantastici, accompagnano i visitatori nella sala successiva.

PALAZZO REALE REALE DI NAPOLI

Indirizzo: Piazza del Plebiscito 1, 80132 Napoli
Apertura: aperto tutti i giorni 9.00-20.00 (chiuso il mercoledì).