Ultima Modifica il 22 Dicembre 2020

La tombola, uno dei giochi più amati da grandi e bambini, è la regina delle feste di Natale a Napoli. Non tutti sanno che la classica tombola napoletana ha anche una versione “scostumata”vajassa appunto) e irriverente, piena di battute e doppie intese.

E’ detta anche “Tombola dei Femminielli” in questa versione delle tombola napoletana è il “femminiello“, considerato portatore di buona ‘ciorta’, a svolge il ruolo di croupier ed estrarre i bussolotti dal “panariello”.

Che cos’è questa “Tombola dei Femminelli”?

Per tradizione era giocata nelle case popolari dei quartieri di Napoli – i cosiddetti Bassi napoletani.

Da moltissimi secoli i Femminielli di Napoli officiano la tradizionale Tombola Scostumata. Per consuetudine potevano partecipare solo uomini vecchi (simbolo di saggezza), bambini ( simbolo di innocenza), e femminielli (simbolo di buon augurio). I maschi potevano assistere solo da fuori la porta.

A differenza della Tombola tradizionale ‘o femmenell accoglie ogni numero estratto dal panaro senza pronunciarlo. Nomina invece il significato allegorico attribuito della Smorfia napoletana. ll banditore, con battute e commenti divertenti, crea di volta in volta una storia diversa in base al significato dei numeri usciti in sequenza.

Tombola Vajassa
Nella Tombola Vajassa i numeri si trasformano in strumenti di divertimento irriverente

Il linguaggio utilizzato è quanto di più fantasioso e colorito si riesce a immaginare. Anche se i doppi sensi e le continue allusioni sessuali rimangono, il Femminiello riesce a farlo senza mai scadere nel volgare esprimendosi in un dialetto napoletano che risulta comprensibile a tutti, perfino da stranieri!

Breve storia del gioco della Tombola Napoletana 

La storia della tanto amata tombola napoletana affondano nel XVIII secolo, più precisamente nel 1734, durante il regno di Carlo III di Borbone.

Fu proprio in quegli anni che nacque una vivace diatriba tra il sovrano e il frate domenicano Gregorio Rocco. Quest’ultimo, infastidito dalla diffusione del gioco del lotto, considerato un vizio che distoglieva i napoletani dalla preghiera, si oppose fermamente alla sua legalizzazione.

Fu proprio da questo scontro che nacque la Tombola napoletana, un’alternativa più innocua al lotto, ideata per accontentare sia il re, che vedeva nel gioco una fonte di guadagno, sia il frate, che desiderava un passatempo più consono ai valori cristiani.

Il funzionamento del gioco della Tombola è arcinoto. All’interno del panariello, cuore della tombola, un tesoro di numeri attende di essere estratto. Ogni numero che ne esce è una sorpresa, un’emozione, una speranza per i giocatori.

Chi sarà fortunato, centrerà i premi: l’ambo (due numeri usciti tra quelli segnati sulla stessa riga), il terno, la quaterna, la cinquina fino all’ambitissima tombola.