Ultima Modifica il 22 Dicembre 2020

La tombola napoletana è sicuramente uno dei giochi del Natale più amati da grandi e bambini. A Napoli esiste anche una versione “scostumata” e irriverente, detta anche “Tombola dei Femminielli” e la tombola “Vajassa”. Una variante meno volgare della tombola dei “femminielli”, in quanto il linguaggio, pur essendo folcloristico e colorito, è meno sboccato.

La tradizione vuole che la tombola scostumata sia condotta da un femminiello, considerato portatore di buona ‘ciorta’.



Che cos’è questa “Tombola Scostumata”?

Da moltissimi secoli i Femminielli di Napoli officiano la tradizionale Tombola Scostumata, alla quale potevano partecipare solo uomini vecchi (simbolo di saggezza), bambini ( simbolo di innocenza), e femminielli (simbolo di buon augurio). Solitamente non era concessa la partecipazione ai maschi, che potevano assistere solo da fuori la porta.

Per tradizione era giocata nelle case popolari dei quartieri di Napoli – i cosiddetti Bassi napoletani.

A differenza della Tombola tradizionale ‘o femmenell accoglie ogni numero estratto dal panaro senza pronunciarlo, nomina invece il significato allegorico attribuito della Smorfia napoletana. ll banditore, con battute e commenti divertenti, crea di volta in volta una storia diversa in base al significato dei numeri usciti in sequenza.

Il linguaggio utilizzato è quanto di più fantasioso e colorito si riesce a immaginare. Anche se i doppi sensi e le continue allusioni sessuali rimangono, il Femminiello riesce a farlo senza mai scadere nel volgare esprimendosi in un dialetto napoletano che risulta comprensibile a tutti, perfino da stranieri!

La genesi della tombola napoletana risale ai tempi del re Carlo III di Borbone. Per questioni religiose, il gioco del lotto venne proibito durante il periodo natalizio.

Ma la fantasia dei napoletani si sbizzarrì inventando la Tombola, il gioco del lotto napoletano. A ogni numero della tombola scostumata fu attribuito un significato, un modo di dire, una spiegazione: così quando le guardie passavano per le case, non si accorgevano di cosa stesse succedendo.