Ultima Modifica il 21 Novembre 2022
L’8 dicembre Napoli celebra la festa dell’Immacolata Concezione di Maria, una vera e propria tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
È la festa che apre le porte alle festività natalizie. E’ proprio in questo giorno che nella maggior parte delle case si prepara l’Albero di Natale.
Curiosità. I Borbone, che erano molto legati al culto mariano dell’Immacolata, scelsero l’8 dicembre 1816 per ufficializzare l’unione formale dei Regni di Napoli e di Sicilia, che diede luogo alla nascita del Regno delle Due Sicilie.
L’8 Dicembre si festeggia la nascita, avvenuta senza peccato originale, della Beata Vergine Maria nel grembo di Sant’Anna. E’ un dogma cattolico(verità di fede), proclamato dal papa Pio IX, l’8 dicembre del 1854 con la bolla Ineffabilis Deus.
Il rito dell’Immacolata a Napoli
Per invocare lo sguardo benevolo della Madre di Dio ogni 8 dicembre la città di Napoli porta il proprio omaggio alla statua dell’Immacolata in piazza del Gesù, proprio difronte all’omonima chiesa barocca del Gesu Nuovo. La cerimonia vede tradizionalmente la partecipazione delle alte cariche cittadine.
Il rito dell’Immacolata è un momento di fede che appartiene alla città e al popolo e non al clero. Ne è testimone lo stemma apposto sulla cancellata che circonda la base della guglia.
‘A Madonna t’accumpagna! I napoletani implorano San Gennaro per le grazie personali a ma è alla Vergine Maria che affidano la protezione dei propri cari.
La celebrazione inizia sempre nella chiesa del Gesù Nuovo. Il Cardinale di Napoli, dopo aver celebrato la Santa Messa (alle ore 11:00) si porta ai piedi dell’obelisco dell’Immacolata per il consueto messaggio alla città.
Il Sindaco di Napoli porge poi un fascio di rose bianche ai Vigili del Fuoco che, utilizzando una lunga scala, vanno a deporlo tra le mani della statua di rame della Madonna, posta alla sommità della guglia.
L’Obelisco dell’Immacolata
La prima pietra dell’obelisco dell’Immacolata (guglia dell’Immacolata), viene posta il 7 dicembre del 1747 per volere del padre gesuita Francesco Pepe. La costruzione viene finanziata esclusivamente con elemosine dei Fedeli. Il progettato porta la firma di Giuseppe Genoino.
La proprietà dell’imponente e suggestivo monumento viene trasferita alla città di Napoli con il Concordato siglato nel 1818 tra Ferdinando I di Borbone e papa Pio VII.
La costruzione barocca, alta 30 metri, si ispira alle antiche macchine da festa ed è rivestita da decorazioni marmoree. Sopra un basamento decorato da fiori, medaglioni, panneggi, c’è un primo livello con quattro coppie di puttini con gli emblemi dell’Immacolata.
Al secondo livello, invece, troviamo quattro santi gesuiti: Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio, San Francesco Regis e San Francesco Borgia. Quattro episodi evangelici legati a Maria: l’Annunciazione, la Nascita della Vergine, la Presentazione al Tempio e l’Assunzione.
L’ultimo livello, oltre a varie decorazioni, si trovano i busti di San Luigi Gonzaga e San Stanislao Kotska. In cima è posta la statua in rame dell’Immacolata.
Per tradizione il Natale napoletano comincia con la Festa dell’ Immacolata Concezione con la preparazione del presepe e termina il 6 gennaio con la Festa dell’Epifania.
E’ un periodo in cui la città di Napoli si veste a festa con mostre d’arte, musica, teatro e tanti eventi. Per gustarvi la vera atmosfera natalizia vi consigliamo di passeggiare in via San Gregorio Armeno la via dei Presepi, un luogo suggestivo ricco di botteghe artigianali.