Ultima Modifica il 19 Gennaio 2022

La Gaiola, un luogo incredibilmente bello nel golfo di Napoli, è avvolto da sempre in un alone di mistero. Si narra che l’isolotto sia maledetto e porti sfortuna a chiunque vogliono acquistarla, evidentemente perché non vuole essere posseduta.



L’isola di Gaiola, che è in realtà costituita da due minuscole isole unite da un piccolo e caratteristico ponte, si trova al centro dell’area marina protetta che si estende dal pittoresco borgo di Marechiaro sino alla splendida Baia di Trentaremi. Potrebbe interessarti La Gaiola, l’ultimo paradiso di Posillipo.

Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola

La maledizione della Gaiola

I misteri della Gaiola risalgono ai tempi romani. Tempi in cui l’isola e l’area circostante era inclusa nella vasta villa del Pausilypon (tregua dagli affanni), fatta erigere nel I Sec a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione.

Un uomo solitario e misterioso senza alcuna pietà per la sua servitù. Pare avesse la fastidiosa abitudine di lanciare qualche schiavo disobbediente nella vasca delle murene, unicamente per affermare la sua malvagità.

Alcuni pensano che la maledizione sia iniziata proprio da Publio Vedio Pollione, altri pensano che Virgilio abbia la sua parte di responsabilità.

Una leggenda vuole che il poeta mantovano, con l’intento d’insegnare ai suoi adepti i “trucchi del mestiere”, avrebbero contaminato le acque circostanti. Leggi anche Storia e misteri del Palazzo degli Spiriti a Marechiaro.

Con la decadenza dell’impero romano la splendida villa di Pollione viene dimenticata fino all’inizio del XIX secolo quando Guglielmo Bechi, un toscano appassionato di archeologia, riporta alla luce l’antica dimora.

La Gaiola a Posillipo

Da questo momento divenne una sorta di isola maledetta. Ogni persona che si succedette come proprietario dell’isola subì conseguenze più o meno gravi.

Tra gli episodi meno drammatici ci sono il fallimento di Luigi De Negri e di Paul Karl Langheim. O più gravi come l’oscura morte di Hans Braum e Otto Gruenback, che acquistarono l’isola all’inizio del XX secolo. Senza dimenticare Maurice-Yves Sandoz (morto suicidata).

A Gianni Agnelli, che subisce la morte di molti familiari, gli succede Paul Getty il cui nipote viene sequestrato dalla ‘ndrangheta.

L’ultimo proprietario privato dell’isola è stato Gianpasquale Grappone, finìto in galera travolto dai debiti. Il giorno in cui la villa viene messa all’asta, la moglie Pasqualina Ortomeno muore in un incidente stradale.

Oggi l’isola, con villa annessa, è diventata proprietà della Regione Campania senza riuscire e la cattiva fama della villa non è stata mai cancellata.

La Gaiola Bella e Maledetta

Insomma, l’Isola della Gaiola sembra veramente jellata e oggi, forse per motivi scaramantici, è del tutto disabitata. Perché “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male, Eduardo De Filippo

Godetevi la bellezza di Gaiola, il suo mare, i suoi paesaggi unici, la sua storia, ma non disturbatela. Lasciatela tranquilla.