Ultima Modifica il 17 Agosto 2025
Stretto tra Vomero, Fuorigrotta, San Ferdinando e Posillipo, Chiaia è considerato il salotto buono dello shopping partenopeo.Intorno a Piazza dei Martiri, cuore pulsante del quartiere, si concentrano boutique d’alta moda, showroom delle più prestigiose griffe internazionali, ma anche negozi storici e atelier artigianali che raccontano l’eccellenza napoletana.
Pillole di storia: un quartiere nato sul mare
L’attuale quartiere di Chiaia affonda le sue radici nel XVI secolo, quando nacque come borgo fuori le mura della città, lungo la costa. Fu durante il regno degli Aragonesi che vennero costruite le prime abitazioni sulla futura Riviera di Chiaia, allora ancora immersa nella natura.
Ma è solo con il grande progetto urbanistico del Risanamento (fine Ottocento) che Chiaia iniziò a trasformarsi nel quartiere elegante e borghese che conosciamo oggi: strade larghe, edifici neoclassici, giardini e piazze ampie, in linea con lo stile delle capitali europee.
Anche il nome ha un’origine antica: deriva dal latino “plaga”, ovvero spiaggia. Nel tempo, la parola si è evoluta in “Chiaja” nella parlata locale, forma che si può ancora leggere su alcune vecchie iscrizioni, al posto del più italianizzato “Chiaia”.
Cosa vedere nel quartiere Chiaia, Napoli
Il quartiere Chiaia di Napoli non è solo sinonimo di boutique di lusso, ristoranti di tendenza e pittoreschi mercatini. Dietro il suo volto glamour, nasconde anche un’anima profondamente culturale e storica, fatta di musei prestigiosi, teatri antichi e scorci urbani tutti da scoprire. Tra le tappe imperdibili per gli amanti dell’arte e della cultura ci sono:
- Il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, centro culturale dinamico e contemporaneo, ospitato in un elegante palazzo storico.
- Villa Pignatelli, raffinata residenza aristocratica trasformata in museo, immersa nel verde della Riviera di Chiaia.
- Il Teatro Mercadante e il Teatro San Ferdinando, due pilastri della scena teatrale napoletana, con una storia che attraversa secoli e generazioni.
Questi luoghi offrono uno sguardo autentico sulla Napoli colta e intellettuale, lontano dagli stereotipi, e sono perfetti da inserire in un itinerario culturale nella città.
La passeggiata perfetta per scoprire il quartiere inizia da via Chiaia. Un’elegante strada che unisce il cuore spagnolo di Napoli, via Toledo, con il simbolo dell’espansione ottocentesca, via dei Mille. Qui troverai un mix irresistibile di boutique raffinate, negozi storici, sontuosi palazzi d’epoca e caffè letterari.
Per scoprire l’anima più autentica e nascosta del quartiere, addentrati nei vicoli come vico Cavallerizza a Chiaia e vico Belledonne, dove la tradizione napoletana si fonde con la modernità. Tra locali alla moda, atelier di design e piccoli ristoranti, potrai assaporare la vera essenza di Chiaia.
Infine, non dimenticare di percorrere via Filangieri, il cuore pulsante dello shopping di lusso, dove l’alta moda si esprime in tutta la sua magnificenza.
Il Ponte di Chiaia e le sue curiosità
Il Ponte di Chiaia è un piccolo gioiello di storia urbana, ricco di aneddoti, curiosità architettoniche e stratificazioni culturali.
l Ponte di Chiaia fu costruito nel 1636 per volontà del viceré Manuel de Acevedo y Zúñiga, conte di Monterey. L’obiettivo era ambizioso: collegare due importanti colline della zona – Pizzofalcone e le Mortelle – superando il dislivello che rendeva difficile la circolazione tra i due punti.
In origine, per salire dal livello inferiore della strada di Chiaia, era stata costruita una rampa ripidissima, che suscitò molte critiche e che Ferdinando IV di Borbone avrebbe voluto eliminare. Tuttavia, il progetto rimase incompiuto, e la rampa resistette nel tempo.
Su quella stessa rampa si inserisce una curiosa e affascinante pagina di devozione popolare. Il celebre padre Rocco, frate influente a corte, volle far collocare un grande crocifisso proprio lungo il tragitto in salita. Il motivo? Non solo religioso: grazie ai lumini accesi dai fedeli sotto l’effigie sacra, il crocifisso garantiva un’illuminazione notturna costante, quando ancora non esisteva l’illuminazione pubblica. Un gesto simbolico che univa fede e funzionalità, molto tipico del barocco napoletano.
Il ponte mantenne per lungo tempo un aspetto semplice e grezzo, fino a quando, per problemi di stabilità, fu restaurato nel 1834 dall’architetto Orazio Angelini, che gli diede un nuovo volto in stile neoclassico.
La rampa originaria fu sostituita da una tromba di scale interne (oggi non accessibili al pubblico), e vennero aggiunti importanti elementi decorativi:
- Sul lato che affaccia su piazza Trieste e Trento, si possono ammirare eleganti fregi in marmo scolpiti da Tito Angelini e Gennaro Calì.
- Sul lato opposto, verso piazza dei Martiri, il ponte è decorato da due cavalli rampanti scolpiti da Tommaso Arnoud, e da uno stemma della città di Napoli con la corona ducale, simbolo che precede l’aggiunta della corona turrita nello stemma attuale.
Un dettaglio interessante è la presenza di un ascensore interno ricavato in uno dei pilastri del ponte: un elemento moderno e poco noto, che sottolinea come tradizione e innovazione convivano anche nei luoghi più antichi.
Il Lungomare Caracciolo
Ma il punto di riferimento di Chiaia è sicuramente il lungomare Caracciolo, fra Castel dell’Ovo e Posillipo, una delle location più affascinanti e romantiche della città dove trascorrere qualche ora di assoluto relax profittando delle bellezze del golfo di Napoli e con una vista sul Castel dell’Ovo, il castello più antico di Napoli di fronte al famoso quartiere di Santa Lucia.
Via Caracciolo corre parallelamente alla Villa Comunale, parco cittadino realizzato da Carlo Vanvitelli alla fine del 700, e alla Riviera di Chiaia, il più antico lungomare della città (nato ancora prima della costruzione di via Caracciolo), lungo il quale furono edificati edifici nobiliari, tra cui si distingue Villa Pignatelli, quello del duca di San Teodoro, realizzato da Guglielmo Bechi e il palazzo Carafa di Belvedere.
Via Caracciolo finisce a Mergellina, dove secondo la leggenda la corrente trascinò il corpo senza vita della sirena Partenope. Anche qui il panorama è mozzafiato: la collina di Posillipo, quella del Vomero e in lontananza il Vesuvio.
Vicina a piazza Sannazaro, tra la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, fulcro della famosissima festa di Piedigrottta che ogni anno anima il quartiere nel mese di settembre e la stazione di Mergellina c’è l’ingresso del Parco Vergiliano.
La zona di Chiaia è ottimamente collegata con altre aree della città, la stazione e l’aeroporto. La fermata della metro di piazza amedeo è la principale, con la metro si va all’aeroporto e alla stazione. A piedi si arriva anche al centro storico e ai decumani. Mergellina con il suo porticciolo di pescatori e grandi yachts.