Ultima Modifica il 9 Settembre 2024

Ai piedi della chiesa santuario dedicata a Sant’Antonio si snodano le rampe di Sant’Antonio a Posillipo, chiamate in dialetto le “Tredici discese”.

Si dice che Napoli sia attraversata da più di duecento gradonate, pedamentine storiche e rampe. Delle vere e proprie scorciatoie in grado di mettere in comunicazione i quartieri collinari con la zona del centro e del mare. Le scale di Napoli : Napoli in salita e in discesa.

Storia di un’antico percorso pedonale

L’origine delle Rampe di Sant’Antonio a Napoli, un tempo conosciute come salita di Santa Maria delle Grazie, risale all’epoca greco-romana. Un via extraurbana tracciata per collegare i quattro villaggi rurali di Posillipo alla zona sottostante di Mergellina .

Questo antico tracciato, ripristinato e ampliato nel corso dei secoli, è oggi un suggestivo percorso che ci conduce alla scoperta di un’antica Napoli.

Rampe di Sant'Antonio a Posillipo

L’antico percorso pedonale viene ripristinato nel 1643 per volere di don Ramiro de Guzman duca di Medinas de las Torres, vicerè spagnolo di Napoli dal 1637 al 1644. Era il consorte della ricca ereditiera Anna Carafa della Stadera principessa di Stigliano, colei che fece costruire il suggestivo Palazzo Donn’Anna.

Una naturale Via Crucis per i pellegrini che volevano raggiungere la chiesa di San’Antonio a Posillipo dal cui piazzale si godere di un panorama unico su tutta la città di Napoli.

Il viceré fece poi incidere su una lapide, posta sulla I° delle rampe (lato piazza Sannazaro), le motivazioni che portarono a prendere tale decisione.

Rampe di Sant Antonio a Posillipo

La terrazza di Sant’Antonio e le 13 discese

Durante il percorso si può ammirare Napoli, tra tetti colorati e impervie curve a gomito, in tutta la sua bellezza. Una volta giunti in cima si troveranno la Chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova e la Terrazza di Posillipo.

E’ proprio da qui che si gode il pittoresco panorama di Napoli. La vista si perde tra la bellezza del Vesuvio che si staglia maestoso sul Golfo di Napoli, i palazzi eleganti della Riviera di Chiaia, le barche ormeggiate nel porto di Mergellina e il Castel Sant’Elmo e Castel dell’Ovo.

Panorama di Napoli da Sant Antonio

Curiosità. Tra i pioli di sostegno del belvedere c’è un manufatto rustico realizzata verso la metà degli anni ’60 con l’obiettivo di creare un albergo. L’opera, fortunatamente, venne bloccata perché sulla zona vigeva un piano paesistico molto rigido per il ripristino del verde.