Ultima Modifica il 12 Ottobre 2020

San Gennaro, il santo patrono della città di Napoli, è certamente uno dei Santi più venerati dai fedeli di tutto il mondo. La devozione del Santo è strettamente legata al culto delle sue reliquie e al miracolo del sangue di San Gennaro.

Tre volte l’anno la piccola teca contenente il sangue di San Gennaro viene esposto di fronte a migliaia di cittadini che, tra celebrazioni, processioni, preghiere e incitazioni, attendono la liquefazione.

Il Miracolo della Liquefazione del sangue di San Gennaro per molti è un “atto di fede e di devozione”, per altri è solo frutto di “pregiudizio”. Comunque sia è una bellissima cerimonia.

San Gennaro, dal martirio al miracolo del sangue

La tradizione vuole che Januarius fu vescovo di Benevento nel periodo in cui infuriavano le persecuzioni dei cristiani volute dall’imperatore Diocleziano.

Nel 305 d.C. venne condotto nei pressi del Forum Vulcani (l’attuale Solfatara di Pozzuoli), dove venne decapitato per non aver abiurato la fede cristiana. La data della sua esecuzione è stata individuata nel 19 settembre; giorno che ha poi assunto un valore simbolico per Napoli e in cui si è deciso di festeggiare il patrono.

Busto di San Gennaro nel Duomo di Napoli

Busto di San Gennaro nel Duomo di Napoli

Pare che la pena prevista – essere gettato in pasto alle belve dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli –  fu mutata in decapitazione dopo che, secondo la leggenda, il santo avrebbe ammansito e benedetto le fiere che avrebbero dovuto sbranarlo.

Secondo le abitudini in uso a quei tempi fra i cristiani una donna di nome Eusebia raccolse in due ampolle il sangue colante del Santo.

Oggi le due ampolle, fissate all’interno di una piccola teca, sono conservate nel Duomo di Napoli. Una è riempita per tre quarti, mentre l’altra è semivuota; parte del suo contenuto fu sottratto da re Carlo III di Borbone che lo portò con sé in Spagna.

Pare che il primo miracolo della liquefazione del sangue sia avvenuto in occasione della traslazione delle spoglie di San Gennaro. Nell’anno 420 d. C., vennero trasferite dal cimitero sito nell’Agro Marciano, presso il cratere di Agnano, alle Catacombe di Capodimonte. Da allora, attorno al sangue di san Gennaro è nato un culto che vede una grandissima devozione popolare a Napoli e dintorni.

Le tre date in cui si verifica il Miracolo di San Gennaro?

Oggi il miracolo di San Gennaro è un evento che si rinnova tre volte l’anno. Il sabato che precede la prima domenica di maggio, in occasione della cerimonia che ricorda la prima traslazione delle reliquie. Il 19 settembre, giorno del suo martirio e il 16 dicembre (il Miracolo laico)per l’anniversario dell’eruzione del 1631, bloccata dopo le preghiere al patrono.

Secondo tradizione ad ogni ricorrenza un gruppo di signore dalla fede incrollabile  – si definiscono “Parenti di san Gennaro” – si presenta alle porte del Duomo con un preciso incarico. Quello di esortare il santo a compiere il miracolo con preghiere, invocazioni e anche “colorite esortazioni”

Interessante la visita del museo del Tesoro di San Gennaro. Il santo napoletano finito per di tentare, un po’ per fede e tanto per regale convenienza, il santo più ricco del mondo. Re, nobili e principi in sette secoli hanno pensato bene d’ingraziarsi il miracoloso protettore con doni straordinari: ori, gemme, opere d’arte di qualità eccezionale.