Ultima Modifica il 26 Aprile 2021

Capri, la più conosciuta delle isole del Golfo di Napoli, è una delle mete preferite dagli italiani e dagli stranieri che visitano la nostra penisola.

Sull’isola partenopea oltre alla famosa Piazzetta e alla bellissime spiagge, coesistono bellezze naturali (Grotta Azzurra, i Faraglioni, Arco Naturale), resti archeologici romani (Villa Jovis, Damecuta), splendide dimore storiche (Villa San Michele, la Certosa di san Giacomo) e vie panoramiche (Tragara, Via Krupp).



Breve storia dell’Isola Azzurra

Anche se l’isola azzurra entra nella sfera d’influenza cumana a partire dal VII secolo a.C., ben poco rimane del loro passaggio; per la sua difficile accessibilità i coloni greci le preferirono la vicina Pithecusa (Ischia) e Procida.

A partire dal V secolo a.C. lega le sue sorti alla città greca di Neapolis (la futura Napoli) per poi diventare proprietà privata dell’imperatore Cesare Augusto che la scelse come meta prediletta di villeggiature. Il suo successore, Tiberio, rese l’isola di Capri sua sede stabile nel decennio compreso tra il 27 e il 37 d.C..

Con il crollo della potenza romana, inizia un periodo oscuro per l’isola di Capri che fu martoriata dalle continue aggressioni saracene. Col tempo riveste un importante ruolo strategico-militare per il confrollo del Golfo di Napoli, le fortificazioni dell’isola sono ancora oggi ancora visitabili lungo il Percorso dei Fortini.

A partire dalla seconda metà dell’Ottocento la piccola isola del Golfo di Napoli diventa una tappa fondamentale del Grand Tour; i giovani aristocratici dell’epoca che la visitano, rimangono affascinati dalla sua natura immacolata, dai panorami a picco sul mare e dalla semplicità dei suoi abitanti.

Sull’isola si stabilì anche il medico svedese Axel Munthe che costruì la celebre Villa San Michele (Anacapri) e rese omaggio a Capri nel suo romanzo “La storia di San Michele”.

Piantina di Capri Ph @LucioBoccalatte

Curiosità : Non tutti sanno che sull’isola coesistono, dal punto di vista amministrativo, due nuclei abitativi distini. Il comune di Capri, mondano e sempre sotto i riflettori, e quello di Anacapri, più discreto e tranquillo.

Nei pressi della Piazzetta, si trova la stazione degli autobus che collegano i due comuni e i due versanti dell’isola: Marina Piccola (sul versante sud) e Marina Grande, dove si trova il porto.

Cosa vedere a Capri

Appena sbarcati a Marina Grande consiglio di fare il giro in barca dell’isola di Capri, i motoscafi si trovano all’estremità della banchina. Il tragitto passa ovviamente per i celebri Faraglioni e dalla Grotta Azzurra, nota in tutto il mondo per la colorazione intensamente azzurra del suo interno.

Grazie al trenino rosso della funicolare, si raggiuge poi la famosa Piazzetta di Capri (Piazza Umberto I), il cuore palpitante dell’isola. All’ombra della famosa Torre dell’ Orologio, che scandisce il ritmo della vita Caprese, sia i turisti che gli abitanti del posto si incontrano per fare colazione o semplicemente due chiacchiere.

Dalla Piazzetta un dedalo di strade permettono di scoprire le bellezze dell’isola tra negozi esclusivi e tipiche botteghe artigianali.

Piazzetta di Capri

Imboccando Via Vittorio Emanuele si arriva a via Camerelle con le boutique e gli atelier dei più prestigiosi stilisti; proseguendo per via Tragara, una strada di epoca romana, si arriva poi al belvedere con una vista sui Faraglioni (dove vive la famosa Lucertola Azzurra).

Da Punta Tragara si riesce a scorgere parte della Costiera Amalfitana e la baia di Marina Piccola con il famosissimo “Scoglio delle Sirene”, le sue spiagge di ciottoli e gli stabilimenti alla moda.

Per arrivare a Marina Piccola vi suggerisco di scendere per Via Krupp una strada tagliata nella roccia viva, con un percorso a tornanti così stretti da sembrare sovrapposti.

Sempre dalla Piazzetta, infilandosi nell’arco che si apre sotto il palazzo del Municipio, si arriva a Villa Jovis residenza dell’imperatore Tiberio (I sec. a.C.). Della villa romana resta buona parte della struttura, costruita su ampie cisterne e serbatoi.

Anacapri, l’altro volto dell’isola di Capri

Anacapri, il comune di sopra dal fascino discreto, dove passeggiare tra casette colorate e silenziose stradine. Punto di riferimento del centro storico di Anacapri è Piazza Vittoria.

Capri, panorama da Villa San Michele

Da non perdere la visita alla piccola chiesa barocca di San Michele, alla Casa rossa e alla Villa San Michele, la casa-museo dello scrittore svedese Axel Munthe. Da qui, in compagnia di una misteriosa sfinge egizia si gode di un panorama mozzafiato.

Dal centro di Anacapri è possibile arrivare sul Monte Solaro a piedi (la stradina parte dall’inizio di Viale Axel Munthe) o con la seggiovia (da Piazza Vittoria). In cima (a 589 metri) vi attende un panorama a 360 gradi che spazia dal golfo di Napoli a quello di Salerno. Potrete visitare la solitaria chiesa di S. Maria di Cetrella.

Come arrivare a Capri

A Capri, ovviamente si arriva via mare: traghetti e aliscafi partono da Napoli. In estate ci sono anche corse da Positano, Amalfi, Salerno e Ischia.

Auto o  moto: lo sbarco di mezzi a motore dei non residenti è permesso solo dai primi di novembre a Pasqua.
Ma in ogni caso l’automobile a Capri serve ben poco, c’è una sola strada carrozzabile e i trasporti pubblici sono ottimi.

  • Lo sbarco sull’isola di Capri avverrà a Marina Grande, porto di Capri posizionato di fronte al Golfo di Napoli.
  • Dal porto di Napoli troverete Traghetti (calata Porto di massa) ed Aliscafi (Molo Beverello). La tratta Napoli – Capri ha la durata di circa 110 minuti per il traghetto, 45 minuti per aliscafi.

Da Aprile a Settembre sull’isola di Capri parte il divieto di sbarco degli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone non facenti parte della popolazione stabilmente residente sull’isola.