Ultima Modifica il 20 Marzo 2023

In Piazza del Plebiscito, ben delineata nei suoi spazi dalla chiesa di San Francesco di Paola, Palazzo Reale, Palazzo Salerno e Palazzo della Foresteria, è certamente la più caratteristica delle piazza di Napoli. Si trova in un posto strategico della città, tra la fine di Via Toledo, dopo Piazza Trieste e Trento e vicino al Lungomare.



Quest’ampia piazza del centro storico partenopeo è il luogo di ritrovo per i festeggiamenti dei successi sportivi della Società Sportiva Calcio Napoli ed è qui che si celebra il Capodanno partenopeo.

Origini e storia di Piazza Plebiscito

Il nome della Piazza, conosciuta come Largo di Palazzo e Foro Regio, arriva soltanto nel 1860. Con il plebiscito del 21 ottobre si decreta l’annessione dell’allora Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. Fu l’inizio dell’unificazione italiana.

In origine la piazza era uno slargo irregolare che si trovava fuori le mura della antica città dove erano presenti vari conventi e monasteri. E’ solo dal XVII secolo, in seguito alla realizzazione del Palazzo Reale, che la piazza comincia ad assumere una forma più regolare divientando in poco tempo il luogo privilegiato per lo svolgimento di parate militari, celebrazioni e feste popolari come la festa dell’albero della cuccagna.

La Piazza adotta la configurazione odierna solo durante il dominio napoleonico. All’inizio dell’ottocento, infatti, Gioacchino Murat,  volle costruire, proprio di fronte a Palazzo Reale, un grande edificio pubblico con ampio colonnato che avrebbe accolto le più importanti manifestazioni pubbliche cittadine. Purtroppo il suo regno si interruppe bruscamente nel 1815; l’ambizioso progetto fu poi completato, e in parte stravolto, con il ritorno a Napoli della dinastia borbonica.

Piazza Plebiscito - Palazzo Reale

Piazza del Plebiscito a Napoli e i simboli del potere

Qui si trova Palazzo Reale di Napoli, uno dei monumenti più imponenti e celebri della città. Viene edificato per volere del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos su progetto di Domenico Fontana nel 1600. Il progetto viene arricchito nel Settecento da Luigi Vanvitelli e poi restauro da Gaetano Genovese. All’indomani dell’Unità di Italia è la dimora dei Principi di Piemonte e nel 1919, per volere di Vittorio Emanuele III di Savoia, venne ceduto al Demanio dello Stato. Potrebbe interessarti Museo Palazzo Reale Napoli.

Basilica di San Francesco di Paola. Viene costruita, tra il 1816 e il 1846 per volere del re Ferdinando I di Borbone, come ex voto per la riconquista del regno. L’architetto Pietro Bianchi, realizzò una chiesa fortemente ispirata al Pantheon variando solo le proporzioni e inserendo due cupole minori ai lati di quella principale. A dirla tutta la costruzione del magnifico colonnato ad emiciclo fu iniziata da Gioacchino Murat, re di Napoli nel decennio francese. Potrebbe interessarti Basilica di San Francesco di Paola, Napoli.

Palazzo Salerno, oggi sede del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano. Viene costruito nel 1775 per volere del re Ferdinando IV, come caserma per il battaglione dei cadetti. Divene poi la sede del ministro Acton e poi dei ministeri di Stato fino al 1825, quando sono trasferiti a Palazzo San Giacomo, oggi sede del Municipio. E’ poi la dimora di Leopoldo Giovanni Giuseppe di Borbone principe di Salerno, da cui deriva il nome, fino al 1851 anno della sua morte.

La Foresteria, oggi sede della Prefettura. Il palazzo è realizzato nel 1815, su progetto dell’architetto Leopoldo Laperuta, per volere di Ferdinando I. Qui erano ospitati i forestieri che venivano a visitare la corte Borbonica. Nel 1890, su progetto di Antonio Curri, al pian terreno dell’edificio fu realizzato il Caffè Gambrinus.

Attraversare bendati Piazza del Plebiscito

Al centro della piazza si trovano, isolate, due statue equestri realizzate dal Canova e dal suo allievo Antonio Calì. Quella di Carlo III di Borbone (l’iniziatore della dinastia) insieme a quella di suo figlio Ferdinando I delle Due Sicilie. Entrambe hanno lo sguardo rivolto verso il Palazzo Reale.

Famoso è il gioco di attraversare la piazza bendati o a occhi chiusi in linea retta, partendo dalla porta del Palazzo Reale, che si trova proprio al centro fra le due statue equestri, ma praticamente nessuno riesce nell’impresa.