Ultima Modifica il 24 Luglio 2023

Santa Lucia è un antico borgo di Napoli con hotel di lusso, fontane, palazzi nobiliari incastrato tra il Monte Echia, il caratteristico Borgo Marinari e a pochi passi dall’isolotto di Megaride con il Castel dell’Ovo.

Lo storico rione di Napoli, nel quartiere San Ferdinando, si estende tra Piazza Vittoria, il Molosiglio ed il cosiddetto Pallonetto di Santa Lucia alle pendici di Pizzofalcone.


Storia del Borgo di Santa Lucia

Nei secoli l’antico borgo di Santa Lucia ha avuto periodi di splendore e decadimento.
E’ qui che, nel IX secolo A.C., i coloni greci provenienti da Cuma fondarono la città di Parthenope, due secoli più tardi nacque Neapolis. Nel I secolo a.C. il generale e politico romano Lucio Licinio Lucullo fece costruire la sua imponente villa che includeva quasi tutto il rione dall’Isolotto di Megaride al Monte Echia. Una parte dei resti è visibile sulla collina di Pizzofalcone.

Nei secoli successivi l’area chiamata in età angioina Porto dei Provenzali, era abitata da pescatori e marinai. Bisognerà attendere il lungo governo (circa du secoli) dei viceré Spagnoli per vedere la sua trasformazione.

I primi interventi di riqualificazione dell’intera area vengono intrapresi per volere di don Pedro de Toledo e con il supporto dell’architetto Domenico Fontana.

Il nuovo abitato prese il nome di Santa Lucia, sostituendo il vecchio toponimo dei Provenzali, dalla Chiesa di Santa Lucia a Mare. La leggenda vuole che la chiesa originaria, costruita in riva al mare, sia stata fondata da una nipote dell’imperatore Costantino.

Chiesa di Santa Lucia a Mare Napoli

Con la costruzione del Palazzo Reale nelle immediate adiacenze, il piccolo borgo di pescatori diventa una meta rinomata del turismo d’elite.

Dopo l’unità d’Italia anche Santa Lucia, al pari del resto della città, vede il suo volto definitivamente mutato alla fine del XIX secolo. Gli interventi di “risanamento”, a partire dal 1884, modificano radicalmente la zona. Il progetto, presentato dall’ingegnere Luigi Lops,  ridusse Via Santa Lucia a strada interna e portarono all’apertura di un nuovo tratto di strada intitolato all’irredentista Nazario Sauro.

Il borgo di Santa Lucia resta ancora oggi uno dei luoghi di maggior richiamo per i turisti, per l’innegabile bellezza paesaggistica e per i diversi aspetti culturali che caratterizzano il borgo.

Cosa vedere

All’interno del quartiere sorgono alcuni edifici di pregio, costruiti dopo il risanamento e sopravvissuti alla guerra. Il palazzo delle Ferrovie (sede degli uffici della giunta della regione Campania) progettato da Arturo Tricomi e costruito tra il 1917 e il 1920. La chiesa di S. Maria della Catena, fondata dai marinai e dagli abitanti della zona nel 1576, ultima dimora del famoso Ammiraglio Francesco Caracciolo.

Fontana del Gigante o dell Immacolatella Napoli

Si possono inoltre ammirare la Fontana del Gigante, il pittoresco Borgo Marinari e il Monte Echia, uno spuntone roccioso interamente in tufo giallo, che si staglia sul Golfo di Napoli.

Non si può non citare il Pallonetto di Santa Lucia, un complesso di vicoli, gradinate e case molto pittoresche. Il curioso appellativo fa riferimento ad uno sport più antico di quello che siamo abituati a praticare oggi e inventato in Inghilterra solo nel 1847. Potrebbe interessarti O Pallonetto a Napoli, un gioco che identifica un rione.

Curiosità sul Borgo di Santa Lucia

E’ qui che veniva venduta l’ acqua sulfurea o ferrata, detta “di mummare” dal nome delle anfore di creta che venivano utilizzate per raccoglierle.

Il pittoresco rione è legato è alla Ricetta del Polpo alla Luciana, piatto tradizionale partenopeo che prende il nome dai luciani, abili pescatori e marinai particolarmente esperti nella pesca del polpo verace.