Ultima Modifica il 13 Ottobre 2020

Tra i tanti luoghi che si possono visitare a Napoli, le Scale Sante rappresentano uno dei più curiosi. Per il loro significato simbolico, legato alla Passione di Gesù, vale la pena scoprire dove sono nascoste e visitarle.

Napoli si sa è una città collinare attraversata da duecento scale, scalini, gradoni e forse più, un sistema viario antico.



Le scale vengono chiamate sante perché ricordano metaforicamente le scale percorse da Gesù, sanguinante e sofferente, a seguito della flagellazione per accedere al palazzo pretorio di Ponzio Pilato, governatore romano di Gerusalemme. Percorrerle in ginocchio, pregando, consente di ottenere l’indulgenza per i propri peccati per un tempo di 100 giorni.

Scale sante di Napoli: mete di pellegrinaggio e devozione

A Napoli vi sono cinque scale sante, che per la loro importanza, sono diventate meta di pellegrinaggi sopratutto durante tutte le festività della Pasqua.

Scala Santa dei Quartieri Spagnoli

La scala si trova in vico Lungo San Matteo, accanto all’omonima parrocchia, ed è dell’Arciconfraternita dei Bianchi dei Santi Francesco e Matteo. Percorsa la scala ci si addentra in un salone dove è ben conservata una antica statua che rappresenta Gesù morto in attesa della resurrezione, con tutti i segni intangibili della crocifissione. La scala fu costruita nel 1606 per volere di papa Paolo V. Dove Vico Giardinetti A Toledo 20, Napoli.

Ecce Homo al Cerriglio

Degna di nota è la scalinata dell’Arciconfraternita dell’Ecce Homo al Cerriglio che è compresa nell’insula della chiesa di Santa Maria la Nova. I 33 gradoni in marmo furono posati partendo dall’alto, in modo da non essere calpestati dagli operai ma solo dai fedeli in preghiera. Dove Via del Cerriglio 12, Napoli.

Ecce Homo al Cerriglio Scala santa

Scala Santa di San Gregorio Armeno

Con il concilio di Trento all’interno della Chiesa di San Gregorio Armeno venne introdotta (nel 1692) una Scala Santa con ben 33 gradini di piperno. Le monache dovevano percorrerla in ginocchio tutti i venerdì di Quaresima, fino alla Santa Pasqua, come atto di profonda penitenza. Dove Via San Gregorio Armeno 1, Napoli.

Oratorio della Scala Santa

Nel chiostro del Complesso dei Santi Marcellino e Festo tra ballatoi, porticati, salti di quota, balconate e terrazzi, che come un unico immenso belvedere si affacciano verso il mare c’è l’ Oratorio della Scala Santa. Un piccolo edificio ora inglobato nelle strutture universitarie, ultima opera a Napoli di Luigi Vanvitelli, firmato e datato 1772 in una epigrafe sulla facciata. Dove Largo S. Marcellino, Napoli.

Cappella della Scala Santa

L’ultima della lista, ma non per questo meno importante, è la Cappella della Scala Santa della Chiesa barocca di Santa Maria della Sapienza. Era utilizzata in passato solo per le penitenze dei religiosi. La chiesa della Sapienza, purtroppo, è chiusa da diversi decenni. Dove Via Santa Maria di Costantinopoli 106, Napoli.