Ultima Modifica il 10 Gennaio 2020

Castel Sant’Elmo, un castello medievale oggi adibito a museo, si innalza fiero sulla collina del Vomero a Napoli, nei pressi della Certosa di San Martino. Il castello è un capolavoro assoluto di ingegneria militare della prima metà del XVI secolo



Castel Sant’Elmo – da Forteza a Polo Museale

La Storia di Castel Sant’Elmo

La costruzione di Castel Sant’Elmo, cominciarono nel 1329 per volere di Roberto d’Angiò, ma furono completati soltanto nel 1343 sotto il regno di Giovanna I d’Angiò. Sembra accertato pero che già nel 1272 Carlo I d’Angio aveva fatto erigere sul posto una torre (chiamata Belforte) che aveva solo funzioni di osservatorio.

Con la ricostruzione cinquecentesca (tra il 1538 ed il 1546 ), voluta da Carlo V e diretta da Don Pedro de Toledo, il castello trovò la sua attuale configurazione.

Il nome gli viene probabilmente per la presenza di una cappella del X secolo dedicata a Sant’Erasmo.

La posizione arroccata, un’imponente struttura a pianta stellare, e lo schema a doppia tenaglia, ne facevano una fortezza inespugnabile avevano lo scopo di fornire alla città di Napoli un nuovo mezzo di difesa.

Castel Sant Elmo Napoli

Curiosità – Nel mezzo del castello vi è una piazza d’armi assai vasta con al di sotto due enormi cisterne in grado di garantire la fornitura idrica per tutta la popolosa guarnigione (insieme ai militari c’erano anche le famiglie).

La nuova fortezza era una vera e propria cittadella cinta da un fossato, una grande cisterna per l’approvvigionamento d’acqua e una piazza d’armi in cui si trovavano gli alloggi dei militari e del cappellano che esercitava nella chiesa costruita da Pietro Prato nel 1547. Nel 1604 la sua funzione cambia, da fortezza inespugnabile si trasforma in un carcere militare per i prigionieri politici, poi carcere militare fino al 1952. E’ stato demanio militare fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio l’ultimo restauro.

Polo Museale

Nel 1982 il complesso monumentale di Sant’Elmo è stato dato in consegna alla Soprintendenza per Beni Artistici e Storici di Napoli, che ha proseguito importanti lavori di restauro.

Il Castello è oggi un centro polifunzionale per attività e iniziative culturali. Dalle grandi mostre d’arte antica e contemporanea, allo spettacolo e all’organizzazione di forum e convegni, in una cornice di indimenticabile bellezza.

Il castello medievale del Vomero ospita anche il Museo del Novecento che raccoglie opere realizzate da artisti napoletani nel corso del XX secolo, tra cui sculture, dipinti e sperimentazioni grafiche.

ll percorso espositivo è diviso in diverse sezioni e spazia dal primo Futurismo a Napoli al movimento dei Circumvisionisti, dal cosiddetto Neorealismo all’Informale o al Gruppo ’58. Tra gli artisti presenti si segnalano: Mimmo Paladino, Ennio Tomai, Raffaele Uccella, Maurizio Valenzi, Maria Palliggiano, Enrico Baj, Mathelda Balatresi, Antonio Venditti, Gennaro Villani e Eugenio Viti, solo per citarne alcuni.

Castel Sant Elmo, Follow the shape

Durante la vostra visita consigliamo vivamente di percorrere gli spalti situati intorno alla Piazza  d’Armi per godere di un panorama mozzafiato a 360° sulla città. Dal lontano arco dei monti irpini al Vesuvio, alla penisola sorrentina, alle isole di Nisida, Capri, Procida, Vivara ed Ischia, fino alla collina dei Camaldoli ed ai Campi Flegrei. Ai suoi piedi, la città di Napoli si sviluppa nella sua interezza.

Dal 21 gennaio 2017 questo panorama è incredibilmente alla portata anche dai non vedenti. Sulla parte alta del castello, difatti è stato posizionato un corrimano in metallo denominato Follow the Shape, sul quale è inciso un testo in braille. Tutto ciò è stato possibile grazie all’idea dell’artista Paolo Puddu.

Leggende

Secondo un’antica leggenda, nel Castel Sant’Elmo vaga un fantasma vestito di bianco che si diverte a spaventare chiunque si avvicini. Un’altra storia ci racconta che dai sotterranei del castelo si odano delle urla strazianti. Alla fine della prima rampa della scala della Pedamentina c’è un cancello da cui le guardie reali uccidevano i nemici e ne lanciavano i corpi nelle segrete per farli mangiare dai topi. Le urla sarebbero i lamenti di queste vittime.

Castel Sant Elmo Napoli (vista mare)

Non mancate di visitare la Certosa di San Martino, attigua al Castello. Dal complesso museale godrete una vista stupenda su Napoli.

Informazioni utili

Indirizzo: Via Tito Angelini, 22, 80129 Napoli;
Orari di ingresso: tutti i giorni, escluso i martedì – Castello08.30 – 19.30; Museo del Novecento 08.30 – 17.15 Orario ;
Chiuso: 25 dicembre, 1 gennaio.
Sito Web: http://www.polomusealecampania.beniculturali.it/index.php/il-castello

Come arrivare con i mezzi pubblici:

  • Funicolare di Montesanto: fermata MORGHEN
  • Funicolare di Chiaia: fermata PIAZZA AMEDEO
  • Metro: linea 1 fermata VANVITELLI
  • Autobus: linea V1 fermata PIAZZALE SAN MARTINO