Napoli è una città ricca di fontane monumentali, una di queste è la Fontana della Sirena al centro della piazza dedicata al poeta Jacopo Sannazaro. Un opera scultorea ed idraulica legata alla leggenda della nascita della città di Neapolis.

Un mito di ispirazione greca narra che la sirena Partenope, innamorata perdutamente di Ulisse, cercò di ammaliarlo con l’aiuto delle sorelle. L’eroe, però, resistette facendosi legare all’albero della nave.

Per la disperazione la giovane sirena si lasciò morire, il suo corpo viene portato dalle onde fino all’isolotto di Megaride dove attualmente si trova Castel dell’Ovo. Qui, venne ritrovata da alcuni pescatori che battezzarono il luogo con il suo nome.

Scopri la Leggenda della sirena Parthenope e le origini di Napoli



Quella in piazza Sannazaro non è la sola fontana di Napoli dedicata alla Sirena Partenope. In via Giuseppina Guacci Nobile, nel centro storico partenopeo si trova la Fontana della Spinacorona – detta “delle zizze”.

La prima mette in mostra una versione della Sirena, metà donna e metà pesce, per cosi dire moderna. Mentre la seconda, metà donna e metà uccello, mette in mostra la versione mitologica di Parthenope.

Storia della Fontana della Sirena

Il gruppo marmoreo della Sirena Partenope nasce dalle abili mani di Onofrio Buccini, scultore dell’800 che ha operato in modo prolifico su tutto il territorio campano adornando e abbellendo con la sua maestria varie piazze, giardini e palazzi.

Alla sua creazione ha partecipato anche lo scultore, pittore e disegnatore Francesco Jerace.

Sirena Parthenope Napoli

L’opera, commissionata nel 1861 dal sindaco di Napoli Giuseppe Colonna di Stigliano, viene collocata, nel 1869, nei giardini antistanti la prima stazione di Napoli, denominata “Stazione centrale delle ferrovie”. Potrebbe interessarti Storia della stazione centrale di Napoli.

Viene poi trasferita, nel 1924, nella Piazza dedicata a Sannazzaro all’uscita della Galleria Laziale che da Fuorigrotta giunge a Mergellina.

La fontana della Sirena Partenope è una straordinaria combinazione di architettura, scultura, elementi naturali e fantastici.

Alla sua base si trova una vasca ellittica con al centro uno “scoglio” che funge da base per un cavallo, un leone, un delfino e una tartaruga. Fanno da “contorno” alcuni elementi floreali come piante acquatiche.

Su questo vario gruppo capeggia una gigantesca sirena, dal busto di donna e dal corpo di pesce. Nel braccio destro stringe una lira, antico strumento musicale a corde, mentre il sinistro punta verso l’alto.

Piazza Sannazaro

Piazza Sannazaro, dal nome del poeta e umanista Jacopo, nasce alla fine dell’Ottocento quando una grande colmata della linea di costa permise la realizzazione di viale Gramsci e Via Caraccioli, il Lungomare di Napoli. E’ completata negli anni Venti del Novecento con la costruzione della galleria Laziale

Sulla destra della piazza si trova l’inizio dellestrette e impervie curve a gomito delle rampe di Sant’Antonio a Posillipo, dette anche tredici discese di Sant’Antonio, dall’omonima chiesa che si trova in cima.

Poco lontano si trova il Parco Vergiliano, che ospita la Tomba di Giacomo Leopardi ed un colombario d’età romana ritenuto la Tomba di Virgilio. Poco più su si trova la Crypta Neapolitana, conosciuta anche come Grotta vecchia di Pozzuoli,