Ultima Modifica il 4 Ottobre 2024

La Napoli riscopre l’ipogeo di Piazza Plebiscito. Una “piazza” sotterranea realizzata nell’Ottocento per volere di Gioacchino Murat re di Napoli e maresciallo dell’Impero di Napoleone Bonaparte.

Lo spettacolare ipogeo di piazza Plebiscito ci riporta al decennio francese che vide Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat sul trono di Napoli (1806-1815). Decennio che porterà nella capitale del Regno non poche innovazioni.

E’ Gioacchino Murat, successore di Giuseppe Bonaparte, a ordinare ai suoi architetti di risistemare l’irregolare Largo di Palazzo, l’area antistante il Palazzo Reale di Napoli.

Il progetto murattiano, affidato agli architetti Laperuta e De Simone, prevedeva una netta divisione tra ciò che era visibile e ciò che era nascosto. In superficie, un edificio circolare per le assemblee popolari, mentre sottoterra si sviluppava una complessa architettura collegata all’uso pubblico dell’edificio sovrastante.

La posa della prima pietra del Foro Murat, avvenuta il 25 marzo 1809 in occasione del compleanno di Gioacchino Murat, segna l’inizio dell’ ambizioso progetto urbano. Ma la storia ebbe un’altra piega. I lavori vengono interrotti dalla restaurazione borbonica e dalla tragica fine di Gioacchino Murat avvenuta il 13 ottobre 1815 a Pizzo calabro.

Re Ferdinando IV (divenuto I come Re delle Due Sicilie) prima sospende i lavori e poi opera un radicale cambio del progetto iniziale.

L’architetto Pietro Bianchi, pur conservando l’organizzazione degli spazi e le linee essenziali voluti da Murat, fa innalzare una Basilica dedicata a San Francesco di Paola in sostituzione dell’edificio per le pubbliche adunanze.

Il grandioso ipogeo sottostante, una volta completati i lavori, avrebbe dovuto accogliere le ceneri dei re delle due Sicilie, conservate sin dal tempo degli Angiolini nella Chiesa di Santa Chiara, in piazza del Gesú.

Il motivo per cui le spoglie dei sovrani non sono mai trasferite nell’ipogeo di San Francesco di Paola rimane avvolto nel mistero.

Ipogeo piazza plebiscito 1
Foto di Riccardo Siano

Ipogeo di Piazza Plebiscito – l’Architettura

L’ipogeo, posto sotto il vestibolo della Basilica di San Francesco, è una strutturata interamente in pietra di tufo, con coperture a volta. L’altezza è notevole, con punte che sfiorano i sedici metri, mentre in altri punti si attesta intorno ai sei.

La grande sala centrale di forma circolare, con un diametro di 33,5 mt, ha un particolarissimo pilastro a forma di fungo. Dalla sala centrale, si sviluppa una rete di cunicoli che collegano quattro sale più piccole corrispondenti alle sovrastanti cappelle della chiesa.

Le scale di accesso che conducono al grande ambiente centrale sono situate nelle botteghe 6 e 7 del colonnato della Basilica di San Francesco di Paola.

Ipogeo Piazza Plebiscito 2
Foto di Riccardo Siano

Questa rete di cunicoli è stata riqualificata da Comune di Napoli e dal Provveditorato alle opere pubbliche. Un progetto che ha coinvolto anche Demanio, Curia, Fec (Fondo edifici di culto), soprintendenza e prefettura. Qui, i visitatori potranno immergersi nelle viscere della città, ammirando antiche strutture in tufo, segni tangibili di un passato glorioso celati sotto la Napoli moderna.

Si spera, in futuro, di poter collegare questo ipogeo con i percorsi già attivi come Napoli Sotterranea e la Galleria Borbonica.