Ultima Modifica il 1 Settembre 2023

Oggi partiamo alla scoperta di Piazza Bellini e delle Mura Greche, un’antica testimonianza del nostro passato. La Piazza simbolo della movida napoletana è incastrata tra Port’Alba, via San Sebastiano e via Costantinopoli.

Difficile da immaginare che questa piazza napoletana dalla forma rettangolare, in origine, era un semplice slargo attraverso il quale passavano le mura che correvano fino a via Constantinopoli.



Napoli è una delle rare città al mondo abitate ininterrottamente dal 470 a.c., anno di nascita dell’antica colonia greca di Neapolis. L’eredita di questa storia plurimillenaria la si può ammirare in tutta la città e nei suoi dintorni.

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La piazza prende il nome del compositore catanese Vincenzo Bellini, che frequentò il vicino Conservatorio di San Pietro a Majella. Dal 1886 una statua a lui dedicata, opera di Alfonso Balzico, monta la guardia alle antiche mura della Neapolis greco-romana.

Piazza Bellini in un quadro di Antonio Joli Piazza Bellini in un quadro di Antonio Joli dipinto intorno al 1759

Le mura greche di Neapolis

CuriositàIl tratto di mura greche visibili in piazza Bellini sono state portate alla luce per caso, nel 1954, durante le fasi di installazione di una cabina elettrica.

Secondo gli studiosi le antiche mura greche di Piazza Bellini erano collegate ad una torre annessa alla porta che si apriva sul decumano maggiore (l’attuale via dei Tribunali). Le sue origini che si perdono nel tempo, tra il IV e il V secolo a.C..

Cera un tempo in cui l’antica città di Napoli era attorniata da possenti mura difensive, realizzate in blocchi di tufo compatto a doppia cortina e doppio sistema di speroni. In città si poteva accedere solo attraverso monumentali porte situate nelle strade principali. Le antiche porte di Napoli.

Lo scavo archeologico è oggi protetto (purtroppo) soltanto da una ringhiera che la circonda ed è situato 3 metri sotto l’attuale assetto stradale. Cio dimostra come la città di Napoli si è sviluppata, nei secoli, per stratificazioni successive.

Mura greche di Piazza Bellini Napoli Mura Greche di Piazza Bellini Foto @yleina.petrillo

Piazza Bellini e i suoi palazzi

Oggi Piazza Bellini è conosciuta anche per i suoi numerosissimi locali che di notte accolgono centinaia di giovani. Uno di questi è il caffè letterario Intra Moenia (in latino vuol dire dentro le mura).

Numerosi sono i palazzi rinascimentali o barocchi risalenti al XVI e XVII secolo che la circondano. Uno di questi è il settecentesco complesso di Sant’Antonio delle suore di Port’Alba, oggi sede della Braula Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Tra gli altri edifici storici ci sono Il Palazzo Castriota Scanderbeg, conosciuto come Palazzo del Tufo, custode del portale di Palazzo Piscicelli e di una fontana settecentesca.

E Palazzo Firrao dei principi di Sant’Agata, uno dei più begli esempi di palazzo monumentale di epoca rinascimentale presente a Napoli. Sulla sua facciata si trovano 7 nicchie con busti marmorei della casata degli Asburgo e due statue femminili – La Magnanimità e la Liberalità.

A poca distanza  si trova il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, già venerabile convento dei padri celestini, e l’Accademia di Belle Arti, una scuola d’arte custode di un ampio patrimonio museale